Procedimento cautelare atipico nei contratti d’affitto d’azienda

Differenza tra contratto d’affitto di ramo d’azienda e contratto di locazione

la QUESTIONE
 
L’abbandono di un esercizio commerciale all’interno di una grande struttura di vendita, cui si aggiunge solitamente l’insolvenza nel pagamento di corrispettivi e spese, ovvero l’utilizzo dell’esercizio commerciale senza un valido titolo contrattuale e/o amministrativo, è condizione sufficiente per la richiesta al Tribunale dell’emissione di un provvedimento di urgenza atipico, piuttosto che di un provvedimento cautelare tipico come il sequestro o un provvedimento di sfratto? Più specificamente, l’esigenza di tornare in possesso del proprio ramo aziendale da parte del concedente può giustificare il ricorso al provvedimento atipico ex art. 700 c.p.c.?


 

Il contratto di locazione, in conformità all’art. 1571 c.c., si configura come un accordo mediante il quale una delle parti si obbliga a concedere all’altra l’utilizzo di un bene mobile o immobile per un determinato periodo di tempo, in cambio di un corrispettivo convenuto. Invece, nel contesto in cui l’oggetto della locazione sia rappresentato da un bene produttivo, mobile o immobile, avente una propria autonomia economica e funzionale, ove l’immobile costituisca un elemento interdipendente con altre componenti, si ravvisa la stipulazione di un contratto di affitto di ramo d’azienda.