Scommesse nel calcio: analisi giuridica e prospettive di riforma

Lo scenario calcistico italiano è stato recentemente scosso da uno scandalo di scommesse, coinvolgendo alcuni giocatori di spicco di Serie A e della Nazionale Italiana.

Dal punto di vista normativo, sulla questione è stato preso in considerazione l'articolo 24 del codice di giustizia sportiva della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), il quale prevede il divieto in modo categorico a soggetti federati, dirigenti, soci e tesserati di scommettere direttamente o indirettamente su incontri ufficiali organizzati dalla FIGC, FIFA e UEFA; quindi, a riguardo sono comprese sia le competizioni Nazionali come il campionato italiano, ma anche quelle Internazionali. 

L'indagine in corso su calciatori implicati in attività di gioco irregolare online ha messo in evidenza le lacune della normativa esistente; ciò ha spinto il governo a valutare soluzioni avanzate per poter arrivare ad un efficace risoluzione del problema e, infatti, si sta preparando ad intervenire con un nuovo decreto.

Il prossimo decreto del governo propone diverse misure per contrastare efficacemente le pratiche illecite nel mondo delle scommesse, tra queste troviamo l'impiego di tecnologie all'avanguardia, inclusa l'intelligenza artificiale per riuscire a individuare siti illegali e rendere l’intero processo di blocco più efficace. L‘idea sarebbe quella di creare un sistema che andrà a caccia di domini non autorizzati presenti sul web, procedendo ad oscurarli in maniera automatica. Un’ altro intervento sarà fatto sul fronte finanziario; sarà, infatti, emanato un regolamento di intesa con Bankitalia, con le modalità per rendere decisamente più complesso il trasferimento di denaro verso conti all’estero e viceversa. Gli istituti bancari procederanno quindi al blocco delle entrate, provenienti da possibili vincite, per evitare flussi di denaro non autorizzati.

Contestualmente, il governo sta collaborando attivamente con le regioni per riordinare il settore retail, un'azione strategica che si prevede sarà implementata nei prossimi mesi e sarà attuata a partire dal 2024. Sebbene il decreto non contempli cambiamenti fiscali immediati, si prospetta un aumento del canone di concessione al 2% del compenso dell'operatore online, segnalando un chiaro segnale di attenzione alle dinamiche finanziarie del settore. Un cambiamento significativo è rappresentato dall'obbligo per i concessionari di contribuire attivamente alle campagne di comunicazione sul gioco responsabile, con un versamento annuale pari allo 0,2% dei ricavi, fino a un massimo di 500.000 euro. Le disposizioni relative al gioco fisico invece saranno affrontate in un decreto legislativo successivo, emanato dopo un accordo tra Stato, Regioni ed Enti locali; questo testo approfondirà il bando di gara per il gioco online, stabilendo che il costo di ogni licenza sarà di sette milioni di euro per ogni concessione richiesta, con un limite massimo di cinque concessioni per singolo gruppo societario. Infine, sono previste restrizioni e regole precise per i punti vendita di ricariche, rendendo l'iscrizione all'albo un requisito essenziale per svolgere tale attività. In questo contesto di cambiamento normativo, l'Italia si prepara a rafforzare la governance del settore delle scommesse sportive, mirando a una gestione più trasparente, responsabile e consona ai valori sportivi.

di Dott. Federico Benedetti