Cassazione, sent. 22 settembre 2016, n. 18569

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con sentenza n. 18569/2016 si sono occupate dell'annosa questione riguardante l'usanza di alcune cancellerie civili di apporre in calce alle sentenze la data di deposito e data di pubblicazione in maniera scissa: invero, essendo la data di pubblicazione l'effetto immediatamente prodotto dalla data di deposito, le due date dovrebbero coincidere e la data dovrebbe essere unica.

Gli ermellini hanno dunque stabilito che data di deposito e data di pubblicazione della sentenza coincidono e che, nel caso si appongano in calce alla sentenza stessa due date differenti, ai fini della verifica della tempestività dell’impugnazione, il giudice dovrà sempre accertare il momento in cui la sentenza è divenuta accessibile attraverso il deposito ufficiale in cancelleria e l’inserimento di essa nell’elenco cronologico delle sentenze, con attribuzione del relativo numero identificativo.