New York è il primo stato degli US a regolamentare il mercato delle monete virtuali

New York è il primo stato degli Stati Uniti ad aver emanato norme atte a disciplinare il mercato della moneta virtuale. Lo scorso 3 giugno 2015, il Dipartimento dei Servizi Finanziari dello Stato di New (DFS), tramite Benjamin M. Lawsky, Soprintendente per i servizi finanziari, ha reso pubblico il regolamento per la disciplina delle attività che prevedono l’utilizzo di moneta virtuale. Il regolamento è stato emanato dopo una lunga attività di indagine durata circa due anni e contiene, tra le altre, norme per garantire il rispetto della normativa antiriciclaggio e la sicurezza informatica per le aziende che utilizzano moneta virtuale, tra cui Bitcoin.

Ampia la gamma dei destinatari della normativa. Le disposizioni previste nel regolamento sono rivolte a tutti coloro che effettuano operazioni di carattere finanziario: chi riceve o trasmette moneta virtuale, chi detiene o mantiene moneta virtuale per conto terzi, chi acquista o vende moneta virtuale come un business del cliente, chi offre servizi di conversione di vendita al dettaglio, compresa la conversione o scambio in altro valore o in una diversa moneta virtuale. In pratica, dall’elenco non viene escluso nessuno degli operatori, né le piattaforme di scambio, né i wallet, né i miners.

Presupposto imprescindibile per lo svolgimento di attività con moneta virtuale è l’ottenimento di una licenza finanziaria dal Dipartimento; sono esentati da tale incombente i commercianti e i consumatori che utilizzano valuta virtuale esclusivamente per l'acquisto o la vendita di beni o servizi o per finalità di investimento, nonché gli sviluppatori di software. Per presentare la domanda per ottenere la licenza, il regolamento elenca una serie di numerosi e indefettibili requisiti, oltre il pagamento di una tassa di iscrizione, a fondo perduto, di cinquemila dollari. Alla domanda di licenza segue una capillare istruttoria da parte del soprintendente per i servizi finanziari, il quale, in seguito al rilascio della licenza, rimane titolare di specifica attività ispettiva e di verifica. Ogni soggetto divenuto titolare di licenza licenziatario deve rispettare e garantire il rispetto delle politiche di compliance, tra cui quelle di lotta alle frodi, antiriciclaggio, di sicurezza informatica e privacy, designando a tal proposito un responsabile qualificato. Ogni licenziatario, inoltre, dovrà mantenere un capitale di importo tale da garantire la sua integrità finanziaria e un’adeguata tutela ai suoi clienti. Nel caso in cui il licenziatario voglia esercitare un nuovo tipo di attività con moneta virtuale, dovrà necessariamente ottenere una preventiva approvazione da parte del soprintendente. Allo stesso modo, ogni operazione che comporti il cambio di controllo o di fusione e/o acquisizione deve ottenere una previa autorizzazione del Dipartimento. E’ fatto obbligo per ogni licenziatario di tenere libri sui quali registrare tutte le transazioni intervenute. Infine, vengono dettate alcune norme a tutela del consumatore che disciplinano gli obblighi informativi di carattere preventivo, i termini e le condizioni del contratto, il diritto di presentare reclami.

Il sistema, nelle intenzioni del Dipartimento dei Servizi finanziari, è stato ideato per assicurare idonea tutela ai consumatori, estirpare le attività illecite, ma senza soffocare l'innovazione utile. Bitcoin e le altre valute virtuali meritano sempre maggiore attenzione: sono cresciuti in popolarità sia nella comunità tecnologica mondiale, ma anche a Wall Street. Il NASDAQ OMX Group e la Borsa di New York hanno annunciato iniziative legate a Bitcoin, così come Goldman Sachs ha investito in Circle, una start-up che mira a utilizzare la tecnologia Bitcoin per migliorare i pagamenti dei consumatori.

Il regolamento si candida a diventare un modello anche per gli altri stati; tutti riconoscono il ruolo di New York come autorità finanziaria capace di influenzare anche Washington. New York è il primo stato degli Stati Uniti ad aver emanato norme atte a disciplinare il mercato della moneta virtuale. Lo scorso 3 giugno 2015, il Dipartimento dei Servizi Finanziari dello Stato di New (DFS), tramite Benjamin M. Lawsky, Soprintendente per i servizi finanziari, ha reso pubblico il regolamento per la disciplina delle attività che prevedono l’utilizzo di moneta virtuale. Il regolamento è stato emanato dopo una lunga attività di indagine durata circa due anni e contiene, tra le altre, norme per garantire il rispetto della normativa antiriciclaggio e la sicurezza informatica per le aziende che utilizzano moneta virtuale, tra cui Bitcoin.

Ampia la gamma dei destinatari della normativa. Le disposizioni previste nel regolamento sono rivolte a tutti coloro che effettuano operazioni di carattere finanziario: chi riceve o trasmette moneta virtuale, chi detiene o mantiene moneta virtuale per conto terzi, chi acquista o vende moneta virtuale come un business del cliente, chi offre servizi di conversione di vendita al dettaglio, compresa la conversione o scambio in altro valore o in una diversa moneta virtuale. In pratica, dall’elenco non viene escluso nessuno degli operatori, né le piattaforme di scambio, né i wallet, né i miners.

Presupposto imprescindibile per lo svolgimento di attività con moneta virtuale è l’ottenimento di una licenza finanziaria dal Dipartimento; sono esentati da tale incombente i commercianti e i consumatori che utilizzano valuta virtuale esclusivamente per l'acquisto o la vendita di beni o servizi o per finalità di investimento, nonché gli sviluppatori di software. Per presentare la domanda per ottenere la licenza, il regolamento elenca una serie di numerosi e indefettibili requisiti, oltre il pagamento di una tassa di iscrizione, a fondo perduto, di cinquemila dollari. Alla domanda di licenza segue una capillare istruttoria da parte del soprintendente per i servizi finanziari, il quale, in seguito al rilascio della licenza, rimane titolare di specifica attività ispettiva e di verifica. Ogni soggetto divenuto titolare di licenza licenziatario deve rispettare e garantire il rispetto delle politiche di compliance, tra cui quelle di lotta alle frodi, antiriciclaggio, di sicurezza informatica e privacy, designando a tal proposito un responsabile qualificato. Ogni licenziatario, inoltre, dovrà mantenere un capitale di importo tale da garantire la sua integrità finanziaria e un’adeguata tutela ai suoi clienti. Nel caso in cui il licenziatario voglia esercitare un nuovo tipo di attività con moneta virtuale, dovrà necessariamente ottenere una preventiva approvazione da parte del soprintendente. Allo stesso modo, ogni operazione che comporti il cambio di controllo o di fusione e/o acquisizione deve ottenere una previa autorizzazione del Dipartimento. E’ fatto obbligo per ogni licenziatario di tenere libri sui quali registrare tutte le transazioni intervenute. Infine, vengono dettate alcune norme a tutela del consumatore che disciplinano gli obblighi informativi di carattere preventivo, i termini e le condizioni del contratto, il diritto di presentare reclami.

Il sistema, nelle intenzioni del Dipartimento dei Servizi finanziari, è stato ideato per assicurare idonea tutela ai consumatori, estirpare le attività illecite, ma senza soffocare l'innovazione utile. Bitcoin e le altre valute virtuali meritano sempre maggiore attenzione: sono cresciuti in popolarità sia nella comunità tecnologica mondiale, ma anche a Wall Street. Il NASDAQ OMX Group e la Borsa di New York hanno annunciato iniziative legate a Bitcoin, così come Goldman Sachs ha investito in Circle, una start-up che mira a utilizzare la tecnologia Bitcoin per migliorare i pagamenti dei consumatori.

Il regolamento si candida a diventare un modello anche per gli altri stati; tutti riconoscono il ruolo di New York come autorità finanziaria capace di influenzare anche Washington.