SUPERBONUS 110% E LA TUTELA CONTRATTUALE

Come già illustrato e in parte approfondito con il contributo pubblicato in data 15 febbraio 2021, molteplici sono i rischi relativi alle operazioni da porre in essere per ottenere il Superbonus 110%, operazioni piuttosto delicate sia per il committente degli interventi, direttamente interessato al conseguimento dell’agevolazione, sia per l’impresa o altro ente cessionario del credito maturato. Invero, agli indubbi vantaggi offerti a tutti i soggetti coinvolti dalla misura in parola fanno da contraltare i profili contrattuali dell’istituto che devono essere attenzionati al fine di evitare problemi o, peggio, di perdere l’agevolazione.

Tale aspetto è stato recentemente oggetto di esame da parte di Federcontribuenti, la quale ha segnalato come molti consumatori hanno richiesto la verifica dei contratti a loro consegnati per istruire la pratica dei bonus fiscali su lavori edili. Ebbene, ad un’attenta analisi di tali contratti, molti di questi presentano vere e proprie clausole vessatorie. A questo proposito, si segnala che i beneficiari del Superbonus sono consumatori e che, pertanto, oltre alle norme del codice civile, prima su tutte quella predetta sulla vessatorietà delle clausole (art. 1341 c.c.), si applica agli stessi il Codice del Consumo (Decreto Legislativo n. 205/2006).

Peraltro, la disciplina dettata a tutela dei consumatori è stata oggetto di una pronuncia della Corte di Giustizia Europea, la quale con sentenza del 2 aprile 2020, ha esteso l’applicabilità della disciplina dettata dal Codice del Consumo anche ai “condomini”. Su tale solco giurisprudenziale, si sono allineati anche numerosi tribunali nazionali.

In tale ordine di idee, vediamo su quali aspetti il privato deve prestare particolare attenzione. Innazitutto il Recesso e la risoluzione: sotto questo primo profilo, è bene assicurarsi che, all’interno del contratto stipulato tra committente (privato) ed impresa e/o i professionisti incaricati dell’asseverazione e del visto di conformità, sia prevista la facoltà del committente di procedere alla risoluzione del contratto quando l’impresa e/o il professionista si sia reso responsabile di ritardi pregiudizievoli per il buon esito dell’opera o contravvenga ingiustificatamente alle condizioni del contratto ferma restando l’applicazione delle norme codicistiche in tema di inadempimento e risoluzione ex artt. 1455 c.c. s.s..

Le penali: ulteriore elemento da attenzionare riguarda le penali, siano esse gravanti sul privato che sull’impresa e/o sul professionista. A titolo esemplificativo, vi sono numerosi contratti in cui si prevede la gratuità dell’attività istruttoria della pratica da parte dell’impresa/professionista ma che prevedono al contempo una penale nel caso in cui il privato decida di non eseguire più i lavori. In tal caso, è raccomandabile che il privato, prima di sottoscrivere il contratto, si sinceri che la penale sia commisurata e proporzionata ed eventualmente concernente i soli costi relativi alle attività istruttorie. In secondo luogo, è opportuno che il contratto preveda una penale gravante anche sull’impresa e/o sul professionista in caso di mancato rispetto delle previsioni contrattuali, ad esempio mancato rispetto delle scadenze ed esecuzione dei lavori non rispondente alle regole dell’arte.

L’assicurazione: in aggiunta, il professionista incaricato dal privato deve obbligatoriamente munirsi di apposita assicurazione professionale ad hoc per ogni singolo progetto commissionatogli. Questo ultimo aspetto è fondamentale giacché, se il professionista rilasciasse asseverazione o visto di conformità anche ove non sussistano i requisiti dettati dalla normativa, la sanzione che ne conseguirebbe graverebbe direttamente sul privato, il quale per ottenere il risarcimento del danno subito potrà rivalersi contro l’assicurazione. Conseguentemente, è opportuno che prima della sottoscrizione del contratto il privato si accerti che vi sia una clausola con cui il professionista dichiari di essere titolare di una polizza assicurativa per quel determinato progetto. 

In conclusione, quando il privato si trova a dover vagliare le opportunità e i rischi del Superbonus 110% e ad analizzare la relativa contrattualistica, risulta di fondamentale importanza il supporto legale di professionisti in grado di fornire un’assistenza specialistica.