China Securities Regulatory Commission rafforza il controllo sulle quotazioni pubbliche

La China Securities Regulatory Commission o CSRC ha istituito un nuovo comitato incaricato di esaminare le domande di offerta pubblica iniziale – le cosiddette IPO – al fine di rafforzare il controllo sulle quotazioni pubbliche del paese, prevenire i rischi e proteggere gli interessi degli investitori. Il comitato è preposto a verificare la rispondenza qualitativa e qualificativa delle società che si affacciano alla sfera pubblica cinese; la piena operatività della commissione si può intuire dati alla mano: solo il 23 gennaio di quest'anno, la CSRC ha respinto sei domande su sette di offerta pubblica iniziale vagliate. La maggiore rigorosità e concentrazione dei controlli devoluti a tale organismo è riuscita ad evidenziare, infatti, alcuni indici di anomalia nelle condizioni finanziarie allegate dagli offerenti, nonché – più in generale – nella documentazione presentata, ma anche nella capacità di  questi ultimi di generare profitti sostenibili.

Peraltro, oltre al controllo più severo delle liste pubbliche, la CSRC ha irrogato una serie di sanzioni per scoraggiare le violazioni del mercato e fare in modo che il mercato dei capitali funzioni correttamente. Nel 2017, il CSRC ha inferto 224 sanzioni amministrative, con un totale complessivo delle multe in aumento del 74,74%, per un massimo storico di 7,48 miliardi di yuan (1,14 miliardi di dollari). Le multe sono riconducibili a diverse violazioni, tra cui si annoverano quelle connesse all’illecita divulgazione di informazioni, manipolazione del mercato e insider trading.

A quanto pare, gli sforzi intrapresi hanno dato buoni frutti: il mercato azionario, nel 2017, è risultato effettivamente molto più stabile rispetto all’anno precedente. Secondo il CSRC, nel 2016, in soli tre giorni di scambi si sono registrati cambiamenti per oltre il 2% e il tasso di fluttuazione di riferimento del Shanghai Composite Index ha registrato un minimo storico di quasi il 14%.