IN DIRETTA DA BLB ASIA DESK: dal governo cinese nuovi strumenti per attrarre investimenti esteri

Lo scorso mese di gennaio 2017 il governo centrale cinese ha pubblicato un documento ufficiale contenente 20 nuove linee guida finalizzate a dare impulso agli investimenti diretti esteri in alcuni settori che ultimamente avevano subito una leggera flessione. In particolare, il documento si propone di dare nuova linfa all'economia tramite l'incoraggiamento degli investimenti diretti esteri (FDI) nel settore manifatturiero, dei servizi e delle infrastrutture. Le imprese straniere saranno infatti incoraggiate a partecipare a bandi di gara pubblici mediante collaborazioni, sotto forma di joint ventures, con imprese locali. Il tentativo di attrarre maggiori investimenti diretti esteri passa attraverso una misura senza precedenti: il governo ha autorizzato le amministrazioni provinciali a lanciare progetti che possano attrarre investimenti esteri per un valore pari a 300 milioni di dollari in settori non compresi nella cosiddetta negative list, che delimita i settori in cui non sono consentiti investimenti stranieri. Le società straniere avranno inoltre diritto a partecipare a gare per appalti pubblici, a patto che i loro prodotti vengano realizzati in Cina. Secondo le linee guida, alle imprese straniere che investiranno in Cina grazie a queste nuove misure sarà consentito quotarsi nei mercati regolamentati cinesi ed emettere obbligazioni al fine di diversificare i canali di finanziamento.

Questi interventi indicano chiaramente che il governo non si accontenta della costante crescita dei FDI; i dati ufficiali in tal senso dimostrano che il valore totale degli stessi nel 2016 ha raggiunto la cifra di 118 miliardi di dollari, con un incremento di oltre il 4 per cento rispetto al 2015.

Con l’attuazione delle nuove politiche governative recentemente annunciate, le imprese straniere saranno incoraggiate ad investire in produzioni di alta fascia, incluse tecnologie innovative e green economy; l'auspicio del governo è quello di favorire la creazione di centri di Ricerca e Sviluppo da parte delle imprese straniere, e spronare la collaborazione di tali centri di ricerca con gli omologhi nazionali.

In un certo senso, il mercato sembra avere già anticipato le mosse del governo. Infatti nello scorso mese di gennaio il colosso tedesco Siemens AG ha aperto un impianto industriale presso il  suo Innovation Center di Wuhan nella provincia di Hubei. Il progetto prevedrà la collaborazione con imprese locali per la realizzazione di laboratori di digitalizzazione, hardware industriali e piattaforme software.

L'auspicio del governo cinese è quindi quello di creare le condizioni giuste affinché altre grandi realtà imprenditoriali a livello mondiale emulino la Siemens nella creazione di poli industriali innovativi.