Messaggi d'amore e addebito di separazione

  • venerdì 17 marzo 2017

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5510 depositata il 06 marzo 2017, ha stabilito che i messaggi di natura amorosa ritrovati sul cellulare del coniuge, costituiscono la prova sufficiente per l’addebito della separazione.

Nel caso di specie, la Corte d’appello di Milano ha rigettato i gravami delle parti avverso l’impugnata sentenza del Tribunale di Milano che nel giudizio di separazione aveva addebitato la separazione a marito, nonché il contributo di mantenimento per i figli e un assegno mensile in favore della moglie, affidando i figli minori alla moglie.

La Corte ha giustificato l’addebito con la violazione di obbligo di fedeltà, avendo scoperto i messaggi amorosi sul cellulare di marito. Per la situazione economica, invece, la Corte ha ritenuto giustificato il contributo elevato di mantenimento per i figli e la moglie considerando il tenore di vita alto dei coniugi, sostenendo anche che la capacità lavorativa della moglie non è tale da giustificare un incremento dei contributi economici a carico di marito.

Entrambe le parti ricorrevano in Cassazione contro la sentenza di secondo grado, e i entrambi ricorsi sono stati rigettati, condannando il marito a pagamento di un assegno mensile in favore della moglie e contributo di mantenimento per i figli, oltre al pagamento delle spese straordinarie.

Con questa sentenza, la Corte ha ufficialmente riconosciuto ai messaggi di natura amorosa il valore probatorio.