In diretta da BLB Asia Desk: Cina: approvate nuove regole in tema di cybersecurity

Lo scorso lunedì 7 novembre la Cina ha approvato un nuova normativa in tema di sicurezza su internet.

Le nuove norme, che sono state approvate dal Parlamento ed entreranno in vigore la prossima estate, sono parte di un ampio programma che ridefinirà l'utilizzo di internet nel Paese.

I funzionari governativi affermano che le nuove regole sono finalizzate a fermare gli attacchi informatici e prevenire gli atti di terrorismo; tuttavia, non mancano le critiche di chi afferma che la nuova normativa eroderà ulteriormente la libertà su internet in Cina. Soprattutto si teme che alcune parti della legge - come quelle che prevedono più severi controlli di sicurezza sulle imprese operanti in settori come la finanza e le comunicazioni e la conservazione obbligatoria dei dati informatici in Cina - possano rendere più difficili le relazioni internazionali tra imprese. 

James Zimmerman, presidente della Camera di commercio americana in Cina, ha espresso forti preoccupazioni in merito, dichiarando che le nuove normative non hanno oggettive finalità di sicurezza ma creano solo ostacoli alle aziende che operano in settori in cui la condivisione internazionale dei dati è vitale, aggiungendo che con la creazione di tali restrizioni, la Cina rischia di isolarsi tecnologicamente dal resto del mondo.

Si deve comunque sottolineare che la maggior parte delle norme della riforma sono di fatto già in vigore, seppure non ancora codificate, mentre altre sezioni sono redatte in maniera generica per cui il governo dovrà intervenire con ulteriori provvedimenti normativi.

Come si diceva, il contenuto della riforma è in molti aspetti vago e generico, ed al momento possono trarsi solo alcuni principi fondamentali: si chiederà alle aziende di applicare più rigorosamente la censura governativa, e saranno più elevati i controlli sui dati di navigazione ed i limiti alla circolazione degli stessi; in generale, la censura sarà estesa a tutti i tipi di contenuti ritenuti osceni o sovversivi.

Senza dubbio l'entrata in vigore delle nuove normative (compresa la legislazione di dettaglio al momento mancante) costituirà un nuovo banco di prova per le aziende straniere che operano in Cina, e che già attualmente devono confrontarsi quotidianamente con il problema del "Big Fire Wall".

Per maggiori informazioni: asiandesk@blblex.it